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Il nuovo mondo

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Stai finendo, vecchio mondo,

coi tuoi turiboli e le vecchie insegne

dorate sui portoni.

 

Sei finito

con le tu carrozze di velleità, 

i tuoi stemmi,

quei fottuti rostri

benedetti dalla ragion di stato.

 

Mani nere, screpolate di gelo,

gridano al vento

litanie gitane,

occhi a mandorla,

pelli di curcuma e zafferano

spodestano divani di velluto

di vecchie nobildonne scorreggione.

 

Nel cielo roteano sciami di polvere

sopra rotti registri di albi professionali

e titoli decaduti,

disciolti come neve al sole.

 

Si organizza un sabba

tra l'ulivo la quercia e il fico,

anche se non c'è alcun diavolo

e son finiti anche quelli che lo hanno inventato,

coi loro personali inferni.

 

Perciò venite, venite gente nuova

illuminata come l'acqua e il sole

come l'allodola il pesco la marmotta,

 

Venite, venite

il mondo che attendevate è già qui

sulle macerie del vecchio,

che già non è più.

 Vincenzo Corsaro - 12/01/2023 00:05:00 [ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]

Sarebbe davvero bello se le cose stessero come il finale della tua poesia.
Si sono scritte e dette fiumi di parole sulla vita,
su come dovrebbe essere, come viverla, ecc.
Tutto vero, anch’io l’ho fatto, perché ci auguriamo che essa sia migliore e più vivibile e noi felici di veder gioire tutte le persone intorno a noi.
Ecco il punto: non lo è, non ancora per lo meno.
L’animo umano è di una desolazione assoluta, ancora legato alle sue ataviche origini, dure a morire. Egoismo e cattiveria avevano generato un orrore che si nutre di ciò che l’aveva creato, un orrore ancora prigioniero dello stesso animo umano sul quale si fonda la nostra società. Un bambino nasce puro, ma poi viene contaminato dallo stesso ambiente in cui cresce. Il nostro compito è preservare la sua purezza se vogliamo una società migliore, un nuovo mondo. Dobbiamo continuare a combattere contro la bruttura della vita finché avremo fiato e se poi ci sommergerà, sprofonderemo mordendo e graffiando, ma... risorgeremo come l’araba fenice. Bella poesia positiva e piena di speranza. Una dolce notte :)

 Franca Colozzo - 11/01/2023 23:21:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Mi piace questa poesia che anela a un nuovo mondo. Salveremo il mondo, noi poeti? Forse, c’è questo filo tenue che ci lega pur tra le inevitabili differenze di vedute.
Il progresso però va pilotato e attenzione, voi giovani, cercate di non dimenticare mai le basi del sapere scientifico: aritmetica e matematica, equazioni e disequazioni, integrali e derivate ci servono di base, mai affidarsi totalmente all’Intelligenza Artificiale! Siamo noi i padroni!

Mi preoccupa molto il futuro con queste AI (Artificial Intelligence) di cui sto sperimentando le potenzialità attraverso alcuni novità sul web. Esse sono in grado poi, dato l’analfabetismo informatico di base, di controllare anche gli esseri umani. Ecco dove s’annida il vero e subdolo pericolo. Imparate bene l’informatica per favore, il cellulare non fa testo.
Studio l’informatica dal lontano 1989 e mi sento sempre più ignorante. Ho imparato persino il sistema operativo MS-DOS, oltre a diversi linguaggi, ma la tecnologia fa passi da gigante. Viva il futuro, ma con raziocinio di chi controlla la macchina, altrimenti verrà da essa controllato! Buonanotte, cara Annalisa.

 SilviaDeAngeliss - 11/01/2023 18:56:00 [ leggi altri commenti di SilviaDeAngeliss » ]

Speriamo tutti in un mondo migliore, ove gli eventi più dolorosi siano messi da parte, e superati da una nuova consapevolezza di vita, volta ad un’apertura mentale, verso qualsiasi forma di progresso umano, scientifico, e tecnologico,in cui camminare in passi certi.
Belle immagini nei tuoi versi Annalisa.
Vivi una bella sera.

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